L’arrivo di un cane cambia la vostra vita e quella dell’ambiente circostante. Perché un cane significa, oltre a tanta gioia, anche tanta responsabilità nei confronti del cane e delle persone che lo circondano.
Per una convivenza pacifica, sono necessarie alcune regole di base che garantiscano una convivenza il più possibile armoniosa tra uomo e cane. Chiunque prenda un cane deve quindi assicurarsi di rispettare queste “regole del gioco”.
Qualsiasi altra cosa porterà solo fastidio e problemi con le persone che possono avere delle riserve sui cani e sui proprietari di cani.
È quindi importante:
I cani non devono essere lasciati completamente senza sorveglianza all’aperto.
Dovete essere in grado di controllare il vostro cane in qualsiasi situazione.
Se possibile, i cani devono tornare quando vengono chiamati e devono essere tenuti al guinzaglio in caso di incontri prevedibili con altre persone, cani o animali selvatici.
Se si lascia il cane “libero”, deve essere sempre a portata di vista e di chiamata.
I cani non devono inseguire gli animali selvatici.
Inoltre, durante la stagione della riproduzione e della semina, i cani non devono mai correre nei campi di semi freschi, scavare ovunque o spaventare i giovani animali nel sottobosco.
Quando il cane fa la cacca, un buon padrone ha sempre un sacchetto pronto per smaltirla.
Se gestite il vostro cane con questa lungimiranza, avrete molte esperienze positive con il vostro ambiente. E forse c’è la possibilità che un giorno non dovremo più vedere ovunque solo cartelli con la scritta “Vietato l’accesso ai cani”. Perché allora anche i più grandi critici avranno capito che esistono persone responsabili che possono “guidare” un cane in ogni situazione.
È così che il cane vi riconosce e vi accetta come leader.
Il cane non deve tirare il guinzaglio
Non potete dare al vostro cane un senso di sicurezza se vi tira di qua e di là e decide da solo dove vuole andare. Se non la smettete e non vi arrendete, il cane lo interpreterà come un segno che non siete in grado di guidare il branco. Anche se il cane non vuole davvero comandare, prenderà il comando, secondo il motto: “È meglio che lo faccia io che il padrone/madrina, qualcuno deve pur farlo”.